Giuseppe Calò era un criminale italiano, nato nel 1931 a Catania, Sicilia. È stato un importante esponente di Cosa Nostra, la mafia siciliana, ed è stato considerato uno dei capi della cosca di Ciaculli, un quartiere di Palermo.
Negli anni '80 è stato coinvolto in diversi omicidi e atti di violenza legati alla guerra di mafia che infiammava la Sicilia in quel periodo. È stato arrestato nel 1985 e condannato all'ergastolo per omicidio, associazione di tipo mafioso e traffico di droga.
Durante la sua detenzione, Calò ha continuato a esercitare un certo grado di potere all'interno di Cosa Nostra, mantenendo il controllo sulla cosca di Ciaculli e facendo pressioni sui membri della mafia. È stato coinvolto anche in alcuni tentativi di contrattare con le autorità per ottenere uno status di collaboratore di giustizia, ma i suoi sforzi sono stati vani.
Giuseppe Calò è deceduto nel 2015 in una clinica penitenziaria di Parma, dove stava scontando l'ergastolo. La sua morte ha segnato la fine di una delle figure più controverse e spietate della mafia italiana.
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