Giuseppe Calò, soprannominato "Pippo", è stato un potente mafioso italiano, membro di spicco di Cosa Nostra, originario di Palermo.
Calò era noto per la sua abilità nel riciclaggio di denaro e per i suoi stretti legami con figure di spicco della politica e della finanza italiana. Era considerato un casciere della mafia, responsabile della gestione e del reinvestimento dei proventi illeciti dell'organizzazione.
Il suo coinvolgimento nel maxiprocesso di Palermo ha portato alla sua condanna per associazione mafiosa.
Calò è stato anche implicato nella strage di Piazza Fontana e nella strage del Rapido 904, sebbene non sia mai stato condannato per questi attentati. È stato invece condannato per aver ordinato l'omicidio del banchiere Roberto Rosone, vice-presidente del Banco Ambrosiano.
La sua figura rimane controversa e legata a molti misteri della storia italiana.
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